NovitàRecensioni

Repertorio dei matti della città di Torino, a cura di Paolo Nori

Repertorio dei matti della città di Torino
Repertorio dei matti della città di Torino

Lo dico subito, così non ne parliamo più o possiamo invece parlarne meglio: Repertorio dei matti della città di Torino (Marcos y Marcos) è un libro molto piacevole, mi ha fatta ridere svariate volte e ne ho inviati dei pezzettini agli amici. Perché di questo si compone: pezzettini, paragrafetti sui matti da leggere qui e là, da sbocconcellare come piccoli pezzi di pane lasciati da un Pollicino  che ha avuto un’idea ispirata dal Repertorio dei pazzi della città di Palermo di Roberto Alajmo (Mondadori) e racconta: “ho immaginato che si sarebbe potuto fare un corso di scrittura, non so come dire, senza sentimento, perché il repertorio dei pazzi mi sembra vada scritto come l’ha scritto Alajmo, come se non intervenissero i sentimenti […] Bisognerebbe, ho pensato, raccogliere una quindicina di persone (massimo venti), per due fine settimana, sei ore al giorno, 24 ore in tutto di un corso dove si ragioni di queste scritture prive di sentimento, se così si può dire […] E durante questi due fine settimana, e tra i due fine settimana e subito dopo i due fine settimana i partecipanti si documenterebbero, nei bar, nelle biblioteche, sui posti di lavoro, per reperire il materiale da trasformare poi, sul modello del libro di Alajmo, nel repertorio dei pazzi della città in cui sono”. 

Questo Repertorio è dunque il risultato di uno sforzo collettivo, di un corso di scrittura ‘senza sentimento’ diretto presso il Circolo dei lettori di Torino tra il gennaio e l’aprile di quest’anno da quel Pollicino lì, ovvero Paolo Nori, che ha anche curato i volumi delle città di Milano, Bologna, Cagliari e Roma e curerà quelli che verranno scritti nel gennaio 2016 a Parma e nel febbraio 2016 ad Andria (non fa provincia ma sarà forse particolarmente dotata in termini di matti?), in un passato-presente-futuro di verbi e progetti che coinvolgono la penisola tutta.

Allora io ho pensato di lasciarvi qui un primo pezzettino dei matti di Torino, e il resto di invitarvi a scoprirlo da voi.

Uno aveva passato un po’ di anni chiuso a casa a guardare la filmografia di Bergman poi si era comprato una Volvo per affetto.

Uno lavorava alla Fiat, negli uffici, e si era innamorato della moglie di un altro, che però non ne voleva sapere. Allora lui voleva uccidersi e si era sparato un colpo in testa, ma la pallottola era entrata da una tempia e uscita dall’altra e lui era sopravvissuto, ma aveva perso completamente la vista. Perso il lavoro, viveva con la pensione e andava tutte le mattine davanti ai cancelli della Fiat con un cartello che diceva “sono un anarchico”.

Uno arrivava a Parma col treno, vestito sempre di nero girava per tutta Italia e chiedeva soldi per farsi raccontare storie di matti. Trovava sempre qualcuno che glieli dava, anche a Torino.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.