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Servizi segreti a Oriente di Costantinopoli, di Peter Hopkirk

Apparentemente per una battuta di caccia – la classica copertura britannica per tante missioni del Grande Gioco – egli si diresse in dhow verso la terraferma con la copertura dell’oscurità. Sapeva bene infatti che nel porto in quel momento si trovava una nave da guerra turca in visita.

The game’s afoot, come dicono gli inglesi (citando Shakespeare prima ancora che Sherlock Holmes), che vale a dire una sorta di “la caccia è aperta”, potrebbe essere il sottotitolo di questo libro.

Se ne Il Grande Gioco si parlava di sotterfugi e sottigliezze, di giochi politici impalpabili e il più possibile segreti, in questo libro le azioni di guerra sono più palesi e con conseguenze molto più durature.

Servizi segreti a Oriente di Costantinopoli
Servizi segreti a Oriente di Costantinopoli

Ne Servizi segreti a Oriente di Costantinopoli (ed. Settecolori, traduzione di Fabrizio Bagatti), Peter Hopkirk, con la sua usuale maestria narrativa, non parla più di un gioco di sussurri, ma di una vera e propria guerra di conquista di territori, risorse e popolazioni.

Tutto inizia proprio alla fine de Il Grande Gioco e si snoda durante la Prima Guerra Mondiale, spiegando le origini dell’espansionismo tedesco, che purtroppo noi tendiamo a collegare più alla Seconda Guerra Mondiale che non alla prima. Le dirette conseguenze di una politica espansionista e di conquista, come abbiamo tutti potuto constatare varie volte durante la nostra storia, sono il razzismo, l’antisemitismo e, spesso, l’anti-islam.

Lo charme della penna di Hopkirk è la capacità di fornire al lettore un contesto approfondito e coinciso senza rompere il ritmo della narrazione e senza annoiare. Non presenta nessuna informazione come banale, né ne dà per scontate, in modo che davvero tutti possano affrontare questo libro, che non deve spaventare per il numero delle pagine. In questo, lo stile ricorda molto quello di Stefan Zweig.

Noi Europei tendiamo ad avere una visione molto polarizzata ad Ovest della storia, studiamo sempre molto di più le conseguenze delle azioni, quando sarebbe ben più utile studiarne le origini. Dai problemi demografici del traballante impero dei Kaiser Guglielmo, alle difficoltà dell’Impero Ottomano, ai metodi per far circolare idee rivoluzionarie in India attraverso i classici inglesi.

In questo libro (e nel precedente), si possono scoprire i luoghi dove molte vicende storiche hanno avuto origine e chi le ha direzionate in quel modo, che fossero personaggi politici, diplomatici, spie o imprenditori. Permette al lettore di avere uno squarcio sulla complessità delle azioni d’intelligence.

È un libro imperdibile per chi ama le storie d’azione e spionaggio.

L’edizione di Settecolori è di pregio, arricchita da molte note e — piccola chicca — dalla cartina iniziale che permette di orientarsi tra i confini anche a chi conosce meno le zone di cui si racconta.

Allo stesso tempo informò l’ignaro Wassmuss che intendeva imparare l’italiano – lingua che il tedesco non parlava – per trascorrere le lunghe ore di noia. Con il permesso di Wassmuss scrisse a una donna che viveva a Bushire e che sapeva parlare italiano, chiedendole se poteva procurargli tre libri. Questi erano: Riscaldate sul Fuoco. La Parte Bianca e Di Questa Lettera. Tradotti, questi titoli inventati diventavano comprensibili agli inglesi. Wassmuss cadde completamente nell’inganno e permise l’invio della lettera. »

Elisabetta Zocca

Elisabetta Maria Zocca è una restauratrice specializzata in beni librari e pergamenacei e passa le sue giornate tra archivi e biblioteche pubbliche e private. Nata e cresciuta a Verona ma con il cuore a Venezia, ha sviluppato fin da bambina l'amore per la lettura e per la scrittura, passioni che l'hanno portata ad attivarsi precocemente nel mondo della promozione del libro e della cultura. Molti suoi racconti si possono trovare online e in libreria all'interno di diverse antologie tematiche. Scrive inoltre articoli e interviste su vari magazine online, tra cui LoSpazioBianco, FrizziFrizzi e Vanilla Magazine. Ha creato e gestisce con successo diversi gruppi di lettura per adolescenti con una formula innovativa. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce i libri che più le piacciono tra quelli che legge, mettendo ordine nella sua testa e nelle letture sul suo comodino, che spesso diventano instabili pile pronte ad abbattersi su di lei nel sonno.

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