NovitàRecensioni

Lacca. Racconto giallo, di Mario Sughi

I fatti riportati qui di seguito sono stati descritti dall’autore come a lui raccontati dai personaggi che li hanno vissuti di persona in queste pagine.  

Lacca

Un messaggio ironico in apertura introduce subito allo spirito di Lacca. Un racconto giallo, libro scritto e illustrato da Mario Sughi per la casa editrice indipendente Marinonibooks.

Lacca è un giallo, un fatto di cronaca serio, ma non troppo, perché non è mai “acca-duto” e perché la realtà dei fatti si rifà alla fittizia vita di personaggi che per caso si ritrovano in questo racconto, invischiati in un  gioco di concatenazioni casuali che formano equivoci e fanno ricadere la colpa di un omicidio su un innocente.

Lacca è la cronaca di un delitto che si compone come un puzzle sotto gli occhi del lettore, pezzo per pezzo, attraverso la voce e la prospettiva di diversi personaggi poco informati sui fatti, a volte proprio ignari del “fatto” che concatena tutto e tutti.

Monologhi solitari in ambienti surreali come le gallerie d’arte, dove le opere sono gli spettatori stessi che girano da una stanza all’altra. Ogni voce ha un timbro diverso. Talvolta nel testo si introducono inglesismi di chi vive o ha vissuto all’estero per tanto tempo, come lo stesso l’autore del libro, e questo ci aiuta a definire i personaggi e il mondo che stanno osservando.

Proprio come in una galleria d’arte, in mezzo a sconosciuti che vagano di stanza in stanza, ci si trova ad ascoltare i propri pensieri, in un continuo flusso di coscienza rumoroso nel silenzio di una sala che completamente silenziosa non lo è mai, ma la solitudine dei pensieri è in grado di fare sparire ogni altra persona.

Mario Sughi bilancia figure e testo in maniera equa e concatenata: le pagine di questo volume si aprono con colori brillanti e complementari, giocosi come le tempere che si usano a scuola, incorniciano le figure illustrate e rimbalzano sulla pagina di fronte per tingerne il testo e connettere il tutto.

L’influenza fotografica si nota nelle pose ed espressioni dei personaggi colti sul momento, ritratti che potrebbero appartenere a un giornale patinato e che invece acquisiscono colori puri e luminosi, rivestiti di pennellate piene che sintetizzano tutto con pochi dettagli.

Nel testo vengono citati artisti come David Hockney e Alice Neel, e nelle figure si ritrova quello stesso stile di ritratto, così fotografico e allo stesso tempo così pittorico e surreale.

Forse l’essenza di Lacca risiede proprio in questo: in un continuo avanti e indietro, perfettamente bilanciato, tra qualcosa di perfettamente realistico e qualcos’altro di totalmente surreale.

Clyo Parecchini

Clyo Parecchini si occupa di grafica ed illustrazione per applicazioni. Da sempre studia l'Arte in ogni sua forma figurativa: dal cinema d'animazione, al restauro. Ama pensare che le cose belle siano anche profondamente utili, o che le cose utili debbano avere anche un lato puramente artistico. Insomma: ama la "forma" e la "sostanza" in maniera equa ed indissolubile, per questo è affascinata dai testi complessi di Gadda e Joyce come dai libri che si raccontano per immagini. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce libri illustrati e grafic novel per tutte le età.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.