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Il violino del pazzo, di Selma Lagerlöf

Il violino del pazzo, racconto lungo della scrittrice svedese Selma Lagerlöf pubblicato nel 1905, è arrivato quest’anno per la prima volta in Italia grazie alla casa editrice Iperborea e alla traduzione di Andrea Berardini. La storia è ambientata nella Svezia del XIX secolo ed è incentrata sulla figura di Gunnar, un giovane studente di Uppsala che ama la musica più di ogni altra cosa. Il suo talento nel suonare il violino è straordinario, ma la sua famiglia è in rovina e lui è costretto a rinunciare al sogno di diventare un musicista professionista.

Il violino del pazzo
Il violino del pazzo

Un pomeriggio Gunnar incontra Ingrid, una giovane saltimbanco che condivide con lui la stessa passione per la musica. Tra i due nasce un amore profondo, ma la loro storia è ostacolata dal pregiudizio e dalla follia.

Gunnar è un personaggio complesso e affascinante. È un artista puro e sensibile, ma anche fragile e insicuro. Ingrid, dal canto suo, è invece una giovane donna forte e indipendente, per certi versi anche ingenua e sognatrice. Anche lei si dedica alla musica, suonando la chitarra e dedicandosi al canto, ma non ama mettersi in luce agli occhi degli altri: la tradisce però il suo sorriso, particolare e raggiante, capace di illuminare chiunque la guardi.

La penna della Lagerlöf è caratterizzata da una prosa semplice e scorrevole, ma ricca di immagini poetiche. Nonostante il racconto sia ambientato in una Svezia rurale e arcaica, i temi trattati sono universali e di ampio respiro. Il violino del pazzo è prima di tutto una storia d’amore, di musica e di follia, ma si pone anche come profonda riflessione sul potere dell’arte e sulla forza dell’amore.

Per salvare la tenuta di famiglia, il giovane Gunnar decide di iniziare a fare il commesso viaggiatore, proprio come il nonno. Tuttavia, il prezzo da pagare è altissimo: mettere da parte la musica. È possibile soffocare il proprio talento e abbandonare l’arte? Il passo successivo è solo quello della follia, che travolge il ragazzo e lo condanna all’oblio. Eppure, le vicende della vita mettono nuovamente in moto il destino: l’amore della ragazza e la musica, insieme come forze positive e salvifiche, cambiano le sorti del giovane.

L’autrice, premio Nobel per la letteratura nel 1909, ha creato una grande storia evocativa, dal sapore fantastico e dai temi profondi. A più di cent’anni dalla sua prima pubblicazione, Il violino del pazzo si rivela coinvolgente e commovente, una lettura scorrevole e piacevole dai leggeri toni retrò.

Luca Durante

Luca Durante è giornalista ed esperto di marketing online. Pacato e riflessivo, perde la sua compostezza solo ai concerti dei Bauhaus e a contatto con l'acqua fredda (un po' come i Gremlins dopo la mezzanotte). I primi romanzi che ha letto sono stati quelli di Fante e Bukowski, di cui attende ancora (invano) nuovi lavori, e nutre un amore cieco e smisurato (e parimenti invano) per la Santacroce. Come pianista (e che pianista!) si sente artista nell'anima. Cosa fa su MeLoLeggo? Legge, recensisce, critica ma, soprattutto, diffonde: sa come focalizzare l'attenzione con le sue semisegrete tecniche di marketing, conosce Facebook meglio di Zuckenberg e GooglePlus meglio di Google.

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