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Recensione: Skios, di Michael Frayn

Skios
Skios

I buoni spunti ci sono tutti: una bella isola greca, una ragazza con qualche dubbio sul proprio futuro e mediamente insoddisfatta, un ragazzo belloccio e con tanta voglia di vivere avventure nuove; poi ancora uno scienziato di fama mondiale ormai stufo della sua routine fatta di conferenze, omaggi e complimenti accompagnati da una città straniera dopo l’altra, delinquenti coinvolti con qualcosa di losco e ancora e ancora…

Skios, l’ultimo romanzo di Michael Frayn, di elementi ne mette insieme tanti e lo fa bene: è bravissimo nelle tempistiche, nel non far mai capire al lettore cosa succederà nella scena seguente e il finale è del tutto inaspettato.

Michael Frayn dunque prende questo bel giovine, Oliver Fox, e lo fa sbarcare su Skios, isola greca assolata e spensierata (e di fatto immaginaria) dove il ragazzo dovrebbe incontrarsi con una ragazza conosciuta appena dieci minuti a un bar a cui ha proposto una fuga di qualche giorno insieme. Oliver è così: ama cogliere l’attimo, vivere con la costante sensazione del rischio e della sfida, non farsi sfuggire nessuna occasione e, soprattutto, immedesimarsi letteralmente nei panni degli altri. Tuttavia quasi se ne rammarica, di questo suo modo di essere: vorrebbe cambiare, diventare una persona nuova, più seria e posata, ma quando esce dall’Area bagagli e si trova faccia a faccia con Nikki, lì in attesa del Dr. Wilfred, ospite d’onore a una conferenza da lei organizzata, Oliver non resiste e finisce per spacciarsi per Norman. Norman Wilfred, appunto, scienziato di fama internazionale e acclamato in tutto il mondo.

L’idea di poter essere chiunque, di potersi concretamente costruire un’altra vita da un momento all’altro solo volendolo e spacciandosi per terzi, non è incredibilmente seducente? Esasperata in questo caso dall’assunzione da parte del nostro eroe di un nome, un titolo e di un passato del tutto diversi, è comunque un’idea che accompagna chiunque di noi nel quotidiano, ogni primo dell’anno, ogni volta che scopriamo di avere un difetto che vorremmo cambiare o che aneliamo ad essere persone migliori. In quei momenti si presenta allora il signor Proposito: il fantomatico impegno che assumiamo con noi stessi e da cui tentiamo di farci condurre sulla buona e difficile strada del cambiamento: “Da domani inizio la dieta”, “Giuro che non mi comporterò mai più in questo modo”, eccetera eccetera.

Per Oliver è diverso: lui non scribacchia una lista di Dovrei o Farò ma mette tutto direttamente in pratica – dimenticandosi tuttavia che quella è proprio l’abitudine che lui vorrebbe lasciarsi alle spalle…

Skios è una storia farsesca, una commedia sull’equivoco e sui desideri mancati, sulla voglia (e spesso l’incapacità) di cambiare. Edito lo scorso anno da Faber & Faber nel Regno Unito e da Metropolitan Books negli Stati Uniti, in Italia deve ancora arrivare. Tenete però gli occhi aperti: vi potreste divertire.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

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