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Le ragazze di Saffo | Intervista con l’autrice Arianna Melone

Le ragazze di Saffo è stata una bella sorpresa libraria del 2022 fatta a tutti da Arianna Melone, giovane talentuosa fumettista passata dagli anni Settanta di Gianna, suo quasi esordio nel 2019 con la BeccoGiallo a questo mito della classicità, Saffo per l’appunto. Stesso editore e stesso stile onirico nel raccontare una donna, anzi più di una: non c’è solo Saffo, infatti, ma tutto il suo tiaso.

Le ragazze di Saffo è un libro dallo stile soffice, che attraverso i suoi capitoli narra la scuola di Saffo dove le ragazze venivano istruite per una vita da adulte. Arte, amore, musica, danza, ricerca della bellezza in ogni suo aspetto. Il tutto si muove come un film (di Pasolini?) nella Grecia antica, con i colori, riti, miti del Mediterraneo.

Un fumetto che mancava, quello su Saffo, anche per sfatare certi miti e rendere onore a una donna importante, poco conosciuta se non per pochi luoghi comuni. In coda al volume, oltre ai meravigliosi schizzi a matita e in bianco e nero della Melone, una dotta disquisizione della scrittrice e studiosa Nadia Verdile, e una bibliografia essenziale su Saffo.

Di questo e di molto altro ne abbiamo parlato con l’autrice di Le ragazze di Saffo, molto chiara e appassionata.

Le ragazze di Saffo

Come mai un libro su Saffo oggi?

Esistono storie senza tempo, basta solo trovare il modo giusto di raccontarle. Non tutti sanno che sostantivi come “saffico” o “lesbica”, derivano proprio da Saffo e dalla cultura dell’isola di Lesbo. A Saffo dobbiamo, anche e soprattutto, il modo in cui si parla d’amore nelle poesie: le sue liriche hanno ispirato poeti greci, latini; hanno parlato di lei Leopardi, Pasolini. Molti attribuiscono a lei l’invenzione del plettro. Mi piaceva l’idea di approfondire la sessualità nell’antica Grecia che spesso prendiamo impropriamente come esempio, ma anche di restituire a Saffo un’identità quanto più vicina alla realtà poiché di lei si è parlato tanto. E, perché no, volevo sottolineare la naturalezza del suo ruolo di donna in un contesto in cui pensiamo, erroneamente, che la donna non potesse avere questa rilevanza. Infine volevo parlare d’amore in tutte le sue sfumature e la sua figura si è prestata tantissimo. Ritengo che ciò che siamo oggi lo dobbiamo a ciò che c’è stato. Bisogna sempre dare spazio al passato. 

Le ragazze di Saffo è il titolo completo. Quindi non è un libro solo su Saffo?

Esatto, non è soltanto una biografia su Saffo ma ho scelto di parlare di lei anche attraverso le ragazze del suo tiaso. Questo mi ha dato non solo la possibilità di approfondire il contesto politico, sociale, religioso dell’epoca, ma mi ha concesso anche di parlare di Saffo in quanto donna, maestra e amante; di darle un lato umano. Ho immaginato che rapporto potesse avere con diverse ragazze del tiaso, con situazioni differenti che si vengono a creare in base alle caratteristiche umane di ogni individuo. Vediamo così una poetessa forte e fragile, egoista ma vulnerabile, con forte senso del dovere ma vittima delle sue emozioni, sicura ma spaventata dall’incedere del tempo…

Le ragazze di Saffo, interno

Come hai fatto a documentarti in modo così approfondito? Oppure era una storia che avevi già in testa e hai cercato solo qualche dato/data per essere precisa?

Per documentarmi al meglio ho letto numerosi saggi sulla poetessa; libri che raccontano della sua epoca, della Grecia arcaica e dell’isola di Lesbo; approfondimenti sulle sue liriche, sui suoi frammenti, lettere ecc; chiarimenti sulla musica, la poesia, la religione del tempo. Insomma ci sono stati circa due mesi di raccolta di appunti, ma mi interessava anche ciò che quelli del suo tempo e i posteri hanno detto di lei, il modo in cui la vedevano. Dopodiché le ho dato una serie di caratteristiche che immaginavo potesse avere dopo un’immersione nelle sue opere. Non era una storia che avevo già in mente ma si è creata in modo molto naturale.

Per approfondire la sua figura, quali libri consiglieresti?  

Sicuramente una raccolta di tutti i suoi frammenti arrivati a noi. Inoltre, a pagina 93 del libro, è possibile trovare l’elenco di tutti i documenti che per me sono stati fondamentali per la realizzazione di questo fumetto.

Mi ha sorpreso il tuo passare in modo molto naturale da una storia moderna come quella di Gianna, del 2021, a questo classico nel 2022. È stato un passaggio naturale, o ha sorpreso anche te?  

Gianna è ambientata negli anni Settanta, Saffo fra il VII e il VI secolo a. C. eppure entrambe mantengono una certa modernità perché ci sono sentimenti, emozioni, situazioni che sono sempre attuali. Saffo è conosciuta come poetessa dell’amore ed è sorprendente come sia moderno il suo modo di affrontare questo sentimento: si parla di gelosia, dolore, tradimento, passione. Un amore che ha varie sfumature, un rapporto di devozione verso il divino, un senso di dovere verso la sua famiglia, un ruolo di madre, di sorella, di maestra e amante verso le ragazze del suo tiaso, un attaccamento alla poesia, alla voglia di rimanere immortali. Sono espressioni che, per quanto immerse in un contesto diverso dal nostro, con la sua storia, le sue credenze, rimangono molto vicine a noi. Dunque per me è stato un passaggio naturale, poiché utilizzo sempre la stessa sensibilità di raccontare e la scelta di porre l’attenzione sull’umanità e sull’emotività dei personaggi rimane la mia chiave di lettura.

Le ragazze di Saffo, interno

Entrambi i libri sono usciti con BeccoGiallo. Una scelta naturale anche questa?

Le ragazze di Saffo non era effettivamente in programma, stavo lavorando su un’altra storia. Ma è stata la Beccogiallo stessa a chiedermi di realizzare una biografia e passare così dalla collana Rami a quella principale. Mi ha dato una serie di nomi su cui poter lavorare e io ho scelto quello di Saffo anche perché sono molto affascinata dalla Grecia antica (non tutti sanno che, prima degli studi artistici, ho frequentato due anni di liceo classico).

Beccogiallo dunque mi ha dato la possibilità di collaborare ancora una volta con loro, hanno avuto fiducia nel mio lavoro e mi hanno lasciato molta libertà per la storia.

Progetti futuri di Arianna Melone. Modernità o classicità? 

A breve comincerò a lavorare, come disegnatrice, a un fumetto francese, ma sono in programma altri progetti: sicuramente una storia con lo sceneggiatore Salvatore Vivenzio, che verrà pubblicata in maniera indipendente con il mio collettivo “Nuova Editoria Organizzata”. Ho anche un paio di storie in fase di lavorazione e in cerca di editore da autrice completa: mi piace parlare del presente attraverso il passato; della realtà attraverso il surreale. Possiamo dunque dire che voglio raccontare il classico in modo moderno!

Diego Alligatore

Diego Alligatore è critico rock del web dalla lontana estate del 2003, quando ha iniziato a scrivere di rock indipendente italico sul portale della nota agenda Smemoranda. Da allora non ha più smesso, intervistando e recensendo centinaia di gruppi dell'underground di casa nostra, oltre che su Smemoranda.it anche sul BLOG DELL'ALLIGATORE, su Frigidaire e Il Nuovo Male cartacei. A gennaio 2018 fonda con la sua compagna Elle L'ORTO DI ELLE E ALLI, sito di orto bio e culture alternative, cose curate insieme con passione autentiche. In tutti questi posti non ha mai dimenticato che anche la letteratura può essere rock, parlando con giovani scrittori italici, recensendone libri, incontrandoli in alcune presentazioni. Nel 2021 è uscito con Arcana il suo "Giovani, musicanti e disoccupati", libro di interviste a musicanti indipendenti durante il lockdown del 2020. Cosa fa su MeLoLeggo? Continuerà a cercare giovani autori, parlando con loro di buoni libri, perché la vita è troppo breve per sprecarla con cattive letture.

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