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Segni oltre la finestra, di Sabrina Ginocchio

Margherita si svela subito; è lampo, freccia, colpisce, entra nel petto, si allarga. Resta.

La sua una vita come tante, di quelle dalla partenza sicura che poi si srotolano nella discesa; una vita che s’infrange davanti al cancello di una destinazione che non ti lascia più ripartire. La prigione, una finestra che ti fa spiare il mondo di fuori, l’abbandono che ti strappa la vita dalle mani, la giovane età che non sa trovare motivi, che deve imparare ad adattarsi. E poi il buio nel quale mille lucette accendono piccoli spiragli di speranza.

Ci vuole sempre una speranza.

Margherita per le compagne di cella è “la muta”, e deve imparare ad adattarsi, trovare la sua collocazione, affidarsi, mettere da parte la paura di essere un corpo estraneo che qualcuno espellerà. Le sue compagne diventeranno guida, la guardia carceraria un riferimento, una lettera un ponte verso il futuro. Arriveranno come ancore di salvezza le lettere di Silvia, insegnante in pensione che colma la sua solitudine cercando una parola da scrivere a una sconosciuta, e quella sconosciuta sarà Margherita. Insieme attraverseranno le loro rispettive solitudini, rompendo il ghiaccio e gli indugi.

Segni oltre la finestra

Margherita non le scriverà una parola, ma guardando fuori da quella finestra troverà uno spazio immenso, parte di quell’immensità che le abita dentro e che riverserà sui fogli, attraverso il disegno, attraverso tratti che racconteranno le parole non dette. E ogni suo disegno sarà una storia con la potenza della parola scritta, pennellate di voci che sapranno accogliere e costruire mondi nuovi, riempiendo la vita di vita altrui, in uno scambio che riempirà anche la vita di noi che leggiamo.

Tra pagine e attese sarà più chiara la ritrosia di Margherita, e piano piano diventerà nostra.  E nel rapporto di anomala amicizia tra le due donne, le insicurezze dell’una e dell’altra troveranno crepe nei muri del timore, che crolleranno e porteranno luce. Ognuna troverà nell’altra il giusto incastro, il posto nel mondo che spetta ad ognuno di noi, una collocazione. Allo stesso modo, le pagine di Segni oltre la finestra di Sabrina Ginocchio (Bonaccorso editore) troveranno in noi il posto a loro più consono: accanto al cuore, a portata di occhi, per ogni volta che vorremo colmarli di bellezza.

Grazie alla scrittura di Sabrina Ginocchio e ai disegni d’anima di Alessandra D’Amico, ogni vibrazione troverà la sua strada grazie alla forza che ha la purezza del saper narrare.

Stefania Castella

Mi chiamo Stefania e sono nata a Napoli da padre con occhi trasparenti e madre con lunghissimi capelli biondi e gonnellone hippy. Non so perché ve lo dico, solo perché tutti scriviamo dove nasciamo e nessuno da chi. Sono grafica pubblicitaria e soprattutto mamma a tempo pieno e indeterminato. Scrivo da quando ho imparato, leggo da sempre e ascolto da molto di più. Mi piace leggere e raccontare storie, dare voce. Scrivere è la mia esigenza, la mia necessità. Mi piace raccontare ciò che ho letto cercando di trasmettere l'emozione che ho provato, lasciandovi entrare nel viaggio che ogni scrittore regala. Se questo si chiama recensire, allora recensisco. Cosa fa su MeLoLeggo? Quello che amo fare: immergermi in una storia di carta, con rispetto e onestà, affiancandomi con voi alle pagine e percorrendo lo stesso bellissimo sogno. Ogni scrittore partorisce le sue creature con amore e fatica, quello che possiamo fare è raccogliere la sua storia. Se una storia non piace non si può stroncarla, solo evitare di raccoglierla, no?

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