NovitàRecensioni

Variazioni sul noir, di Massimo Carlotto

Per i suoi 25 anni di scrittura, Massimo Carlotto pubblica una raccolta di racconti duri e intensi in cui ritrovare tutte le sfumature del noir.

Massimo Carlotto
Massimo Carlotto

Massimo Carlotto, riconosciuto come uno dei più autorevoli rappresentanti del genere noir oltre che tra i più popolari scrittori italiani, non finisce mai di stupire: dopo un romanzo come La signora del martedì, torna in libreria con la pubblicazione della sua prima antologia di racconti, Variazioni sul noir.

Il libro contiene sette storie, alcune apparse su antologie o quotidiani, altre ancora inedite, che coprono un arco temporale che va dal 1995 al 2020 e che sono state selezionate per tematiche e contenuti dalla casa editrice Cento Autori insieme all’autore per celebrare l’anniversario dei suoi 25 anni di scrittura. Numerosi gli argomenti trattati: la rabbia, la gelosia, la vendetta, il carcere, la percezione della diversità delle culture mafiose, l’amore. Per alcune di queste storie è stata tratta ispirazione da casi di cronaca nera, privilegiando la realtà come spunto per sondare gli abissi più oscuri dell’animo umano.

Pur essendo molto diversi tra loro, i racconti presentano diversi tratti in comune, tra cui la creazione di personaggi borderline tipici della scrittura di Carlotto. I lettori più accaniti del creatore dell’Alligatore potranno paragonare alcuni personaggi al malvagio Giorgio Pellegrini di Arrivederci amore ciao e al freddo distacco con cui mette in atto i suoi piani diabolici e vendicativi. Questo è uno dei marchi di fabbrica dello scrittore e coincide esattamente con la creazione di un vero noir: il saper raccontare una storia dalla parte dell’assassino, “entrando nella testa” del personaggio per capire il motivo del suo agire.

Variazioni sul noir

Uno di questi personaggi lo ritroviamo in Champagne per due, racconto incentrato su gelosia e vendetta, con una protagonista femminile che potrebbe definirsi “la sorellina” di Giorgio Pellegrini per la capacità di orchestrare cruenti delitti senza provare nessuna empatia verso gli altri. Un altro personaggio ancora compare ne La donna giusta, forse il più duro di tutta l’antologia ma allo stesso tempo il più rappresentativo per il modo in cui l’odio viene raccontato come una piccola piantina che ogni giorno cresce e si nutre diventando sempre più grande, fino ad esplodere in un atto orribile che lascia il lettore letteralmente pietrificato davanti alla realtà. È difficile capire come possa un essere umano soltanto pensare e poi realizzare un’azione tanto crudele.

In una sinfonia noir basata sul male, non mancano gli spunti divertenti e geniali e i riferimenti a diverse città italiane. In Zodiaco troviamo ad esempio un pezzo di Sardegna, perché il racconto è ambientato in un ristorante cagliaritano dove la polizia interrompe un cuoco alle prese con una nuova ricetta. Cortonese Station invece è ambientato a Perugia ai tempi del processo contro Amanda Knox, quando la città era invasa da giornalisti e troupe televisive provenienti da tutto il mondo e fungeva da sfondo alla vicenda di cronaca.

Una citazione a parte la merita il primo racconto in ordine di lettura, Cuori rossi, ambientato in una provincia italiana profondamente cambiata rispetto agli anni della lotta armata, dove il tema principale è la modificazione antropologica provocata dalla detenzione, argomento molto caro all’autore.

Ognuno dei racconti — nessuno escluso — sviluppa una trama coinvolgente e dei personaggi da ricordare. Esempio tra tutti, La presunzione, che racconta di un killer al soldo della ‘ndrangheta sulle tracce di una donna da eliminare e che, da cacciatore, rischia di diventare preda.

Le storie di Carlotto sono ricche di protagonisti tanto bizzarri quanto veri, reali. Sono uomini e donne apparentemente normali che commettono azioni inenarrabili.

Ciò che stupisce di questo autore è che, nonostante gli anni di prolifica attività, ha mantenuto la capacità di descrivere le peggiori crudeltà con una freddezza e un distacco tali che lo rendono unico e riconoscibile dopo poche righe. Il suo stile impeccabile riesce sempre a descrivere i fatti con assoluta essenzialità, rendendo più facile e scorrevole la lettura e coinvolgendo così il lettore al punto da inchiodarlo letteralmente alle pagine del libro.

Ho personalmente apprezzato un racconto su tutti, La donna giusta, vera gemma nera dell’antologia. Attraverso la sua scrittura, ancora una volta Carlotto è riuscito a raccontare di una società corrotta, di criminali incalliti, di fragilità umane entrando nell’essenza del genere noir: conciliare la narrazione di un’emozione, di uno stato d’animo, con la denuncia sociale.

Se ci fosse stato un altro modo per celebrare i 25 anni di scrittura di questo grande scrittore, non avrei saputo pensare a un modo migliore di questa raccolta così ben realizzata e che non fa altro che confermare Massimo Carlotto come il più autentico rappresentante del noir in Italia e non solo.

Salvatore Chianese

Salvatore Chianese è sociologo e vive e lavora a Napoli. Soffre di svariate “malattie artistiche”, in particolare una mania ossessivo compulsiva per la lettura, la musica e il cinema. Sin da bambino è attratto dal mondo dell’occulto, del mistero e dell’horror. È cresciuto ascoltando la musica dei Queen, per poi innamorarsi di Led Zeppelin, Black Sabbath, Metallica, Iron Maiden, Y.J. Malmsteen… insomma tutto il rock hard and heavy. Nutre una venerazione per Stephen King e E.A. Poe. Le letture che hanno segnato la sua esistenza sono Dracula di Bram Stoker, Il fuggiasco di Carlotto e Il conte di Montecristo di Dumas. Adora viaggiare, mangiare (tanto e bene) e l’isola di Cuba, la perla dei Caraibi. Cosa fa su MeLoLeggo? Legge, recensisce, critica ma, soprattutto, cerca di sedare le frequenti crisi di astinenza da libri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.