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Niente da nascondere, di Francesco Casali

Niente da nascondere

“Niente da nascondere – Nichts zu verbergen”, il volume di Francesco Casali, è stato stampato nel novembre di quest’anno. Ha una copertina semplice: in alto una fotografia in bianco e nero che è quasi un ricordo, di un uomo e una bambina su una spiaggia, in basso uno sfondo bianco con delle scritte nere e quelle parole rosse, in tedesco, che danno un tocco di colore e invitano il lettore a curiosare un po’.

Visto il titolo, si potrebbe pensare sia un giallo o una storia piena di mistero e spie internazionali, ma Niente da nascondere non è niente di tutto questo. Non è un romanzo, ma neanche propriamente un insieme di racconti. Chi ha mai aspirato a scrivere, o anche solo chi di parola scritta si è sempre cibato, avrà sicuramente sentito dire che un libro, qualsiasi libro, deve essere basato sull’esperienza, ma che questa esperienza dev’essere davvero importante, perché di fatto a nessuno interessa leggere delle tue giornate così, nude e crude.

Francesco Casali, invece, ha osato: ha parlato della sua esperienza, del suo personale bagaglio di vita, ma lo ha fatto con così tanta onestà, bravura e intelligenza da aver scritto un libro che è davvero un piacere avere tra le mani. Lui per primo lo sa, affermando già sin dalle primissime pagine di avere un mondo intero da raccontare. Un mondo o un universo, starà a voi scoprirlo. Sta di fatto che alla base di quest’opera c’è una profonda umanità, che pur rimanendo nel quotidiano, mai distaccandosi dalla realtà, estrapola quegli elementi dell’animo umano che comunemente la gente ama ignorare: la follia, il dolore, la mancanza e la morte.  Lo fa con sapienza, passione, critica e consapevolezza, ma anche con la poesia, con l’arte cinematografica, la musica e una coraggiosa vulnerabilità. Sarà una scrittura dentro al dolore e scriverò finché non mi sentirò a mio agio, quasi comodo e sereno dentro la malinconia, afferma nelle prime pagine. Poi diventa narratore e ci porta con lui, riuscendo alla fine a fare di più: a ritagliare anche a noi un posto dove farci sentirci quasi comodi in quella stessa malinconia.

Buona lettura.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

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