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L’inconfondibile tristezza della torta al limone, di Aimee Bender

L’inconfondibile tristezza della torta al limone

Quanta tristezza ci può essere in una torta al limone? Non so voi, ma è una domanda che non mi sono mai posta, così come non se l’è mai posta Rose. Lei è la protagonista di questa storia ed è ancora una bambina quando, in un caldo martedì pomeriggio di primavera, sua mamma decide di prepararle una torta al limone. Il dolce è delizioso al primo morso, ma poi Rose lo sente, dentro di sé: una sorta di sensore che la avverte di un retrogusto diverso che si distingue nettamente da quello del cioccolato e dei freschissimi limoni. Si tratta di emozioni. Paura, vuoto, solitudine, rabbia, gioia: Rose da quel giorno inizia a sentire nei cibi tutte le emozioni e i sentimenti che chi ha preparato il pasto provava in quel momento. Un potere o una condanna? L’unica cosa che è certa è che non potrà facilmente sottrarsi agli umori degli altri se non cercando un rifugio, quando possibile, nei cibi preparati meccanicamente e con freddezza in fabbriche ove il contributo umano alla lavorazione è minimo, se non inesistente.

Il romanzo di Aimee Bender ha il dono di essere molto particolare e per questo ha avuto risposte diverse dal pubblico. Il titolo può apparire ingannevole, lasciando forse indovinare una storia romanzata e leggera ambientata tra i fornelli. La Bender va invece più a fondo e descrive un disagio forte, intimo, che si esprime con il rapporto con il cibo ed è per questa stessa ragione incredibilmente universale. Il dono di Rose è di fatto la sua capacità di entrare in contatto e capire gli altri, di creare con loro un rapporto empatico pur senza volerlo lei stessa e senza dover chiedere il consenso. Viene così a scontrarsi e scoprire la fragilità umana, prima fra tutte quella della propria famiglia, che come tante è costruita su equilibri precari, speranze, frustrazioni, piccole gioie e dolori.

“L’inconfondibile tristezza della torta al limone” è un romanzo fluido e scorrevole nella misura in cui lo permettono le mille emozioni che è capace di veicolare. Fin dalle prime pagine la semplice e percettiva Rose presta la sua voce e i suoi occhi per vivere la sua storia e imparare, con lei, a stare al mondo. Non è affatto semplice, ma è un viaggio bellissimo.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

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