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“I racconti delle tenebre”, un’antologia del terrore

«Ero uscita preparata a morire, e nel lasciare la casa che mi aveva ospitato avevo detto addio coscientemente alle speranze e ai ricordi; la porta aveva sbattuto dietro di me con un tonfo sordo e mi era parso che una lama definitiva fosse scesa sulla storia breve della mia vita, che da quel momento avrei camminato in un mondo oscuro di ombre; ero di scena nel primo atto della morte.»

I racconti delle tenebre
I racconti delle tenebre

Nessuna paura è più atavica e primitiva della paura del buio. Nessuno si può dire esente dalla paura di ciò che il buio rappresenta: l’ignoto, reale ed irreale, dentro e fuori le nostre anime.

Con I racconti delle tenebre (Einaudi editore), Fabio Genovesi ci regala un’inaspettata antologia di racconti dei più grandi maestri dell’horror vissuti tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.

Molti di questi racconti sono stati riediti negli ultimi anni, anche in edizioni minori, e sono tra i più famosi e blasonati dei loro autori. Probabilmente nella biblioteca di un appassionato di letteratura dell’orrore classica saranno già presenti; ciò non toglie che questa antologia si rivelerà un ottimo acquisto per chi si sta avvicinando ora al genere horror, e non solo. I diciassette racconti contenuti in questo libro possiedono infatti l’allure della letteratura Ottocentesca e uniscono orrore, suspense e mistero con una scrittura elegante e atmosfere gotiche di rara bellezza.

Tra gli autori si riconoscono nomi famosi, come Lovecraft, Poe e Stoker, e i fondatori del genere, come Blackwood e Machen, ma si trovano anche nomi sconosciuti o inaspettati, come Tolstoj e Wormser, qui alla prima traduzione italiana del racconto. Tra i tanti autori, è piacevole trovare anche due autori italiani come Ardengo Soffici (più conosciuto come pittore che come scrittore) e Salvatore Di Giacomo.

Gli elementi del terrore e le ambientazioni di questi racconti sono tanto vari da riuscire a toccare tutta la gamma che la letteratura ci propone. Si passa dai “tradizionali” fantasmi, a personaggi misteriosamente ritornati dalla tomba, ai vampiri, ma troverete anche entità senza forma né nome in grado di far accapponare la pelle.

Il lavoro di ricerca svolto da Fabio Genovesi è encomiabile proprio per la varietà e la particolarità dei racconti scelti, che, con classe d’altri tempi, non sfociano mai nell’autocompiacimento o in un gusto per il macabro un po’ splatter che caratterizza alcuni autori moderni.

Un altro elemento interessante della raccolta è la scelta del curatore di far antecedere ad ogni racconto un breve paragrafo introduttivo che, pur senza svelare gli elementi chiave della trama, riesce a rendere fruibile la lettura anche al lettore più a digiuno di letteratura horror. In queste brevi introduzioni, Genovesi ci dà inoltre qualche accenno alla vita degli autori e ad eventuali trasposizioni cinematografiche del testo.

Il grande pregio di questa antologia è di far conoscere storie che hanno segnato i lettori di diverse epoche. 

Non deve spaventare l’idea di affrontare un’antologia dell’orrore, poiché nei racconti che contiene c’è molto più di questo: ci sono atmosfera, sentimento e tanta umanità in cui possiamo riconoscerci, poiché, come si è scritto all’inizio, la paura è uno dei sentimenti più universali e trasversali nel genere umano. Non solamente la paura dell’ignoto: come sosteneva Mark Twain, il pericolo non proviene da ciò che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.

Elisabetta Zocca

Elisabetta Maria Zocca è una restauratrice specializzata in beni librari e pergamenacei e passa le sue giornate tra archivi e biblioteche pubbliche e private. Nata e cresciuta a Verona ma con il cuore a Venezia, ha sviluppato fin da bambina l'amore per la lettura e per la scrittura, passioni che l'hanno portata ad attivarsi precocemente nel mondo della promozione del libro e della cultura. Molti suoi racconti si possono trovare online e in libreria all'interno di diverse antologie tematiche. Scrive inoltre articoli e interviste su vari magazine online, tra cui LoSpazioBianco, FrizziFrizzi e Vanilla Magazine. Ha creato e gestisce con successo diversi gruppi di lettura per adolescenti con una formula innovativa. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce i libri che più le piacciono tra quelli che legge, mettendo ordine nella sua testa e nelle letture sul suo comodino, che spesso diventano instabili pile pronte ad abbattersi su di lei nel sonno.

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