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Twilight + Life And Death, di Stephenie Meyer

Twilight + Life and Death
Twilight + Life and Death

Chissà se quando al momento in cui ha posto un fine alla sua storia, Stephenie Meyer si è resa conto che stava dando alle stampe quello che sarebbe stato un fenomeno da milioni di lettori, una delle saghe più seguite. Benché Twilight (Fazi editore) non avesse certo la forma di un “classico” della letteratura, lo sarebbe di lì a poco diventato.

Perché bisogna dirlo: Twilight è un romanzo destinato e dedicato a un pubblico giovane e ha raccolto e unito nella lettura 155 milioni di lettori in tutto il mondo, un mito che ha riletto in chiave straordinariamente nuova tutto quello che era stato il mondo fantasy conosciuto fino ad allora.

Arduo riportare una trama che la maggior parte di voi probabilmente conosce, ma certo non si poteva non ricordare il decennale dell’uscita italiana di Twilight, opera prima della scrittrice statunitense Stephenie Meyer ispirata, come lei stessa aveva raccontato, da un sogno. Protagonista del romanzo è Isabella Swan, un’adolescente trasferitasi nella piovosa e un po’ cupa cittadina di Forks. nello Stato di Washington, e trasportata in una realtà quasi sospesa dalla realtà stessa. È lì che incontra Edward Cullen, con i suoi sguardi di ghiaccio, la sua famiglia imperturbabile e distante da tutto.

I membri della famiglia Cullen sono tanto belli da sembrare irreali. E i loro volti, che la comunità tutta osserva quasi con timida devozione, celano un segreto: sono vampiri, perfettamente integrati nelle vite normali degli altri. Saranno loro a trasformare la noiosa quotidianità di Bella in un’avventura straordinariamente toccante.

Non a caso, per il genere, la trama e lo stile di scrittura, definire questo romanzo un “fantasy” è quasi riduttivo, e a distanza di dieci anni dalla sua uscita in libreria anche una semplice lettera, un’aggiunta alla passata edizione, è sembrata un’operazione riduttiva anche per la stessa autrice, che ha preferito regalare ai suoi lettori un capitolo nuovo o, meglio, il romanzo che conosciamo ma invertito nelle sue parti. Un capovolgimento pensato, voluto, e nato, come la Meyer racconta, dalle discussioni e le critiche mosse nei riguardi della protagonista, definita da molti come una semplice eroina da salvare, una principessa delle favole di una volta. Troppo romantica per certi versi, troppo presa dall’amore.

Stephenie Meyer
Stephenie Meyer

Secondo Stephenie Meyer la forza di questa storia sarebbe stata dirompente allo stesso modo anche se il vampiro non fosse stato un uomo. “Ho cominciato a riflettere su Bella, criticata perché tratta in salvo tante volte come una fanciulla in pericolo”, ha spiegato; tuttavia, al di là del sesso della protagonista, ha ribadito che il senso di protezione non riguardava certo la questione dei sessi, ma il solo fatto che ci fosse una persona che aveva bisogno di aiuto, circondata dal pericolo, al fianco della quale vi era una figura pronta a dare la vita per lei. Questa situazione, a parti invertite, sarebbe rimasta invariata.

È così che è nato Life and Death, e sono arrivati Edythe, forte, potente, bellissima, e Beaufort o meglio Beau, giunto a Forks con il suo carico di adolescenza timida, goffa, tanto imbranato da ritenere impossibile che gli occhi bellissimi di lei si sarebbero potuti incastrare nei suoi. Lei legge i pensieri di chi le è accanto, ad eccezione di quelli di quel suo timido vicino di banco. La forza dirompente di un amore impossibile, la forza trascinante del primo amore, avrà la stessa bellissima intensità che abbiamo conosciuto nella versione originaria.

Rieccoci così trai boschi, immersi nella nebbia di Forks, e rieccoci a rivivere la tensione e l’emozione adolescenziali, gli inviti al ballo, le gite in spiaggia, gli sguardi che si accostano piano, e la coscienza che lo sguardo di Edithe ha qualcosa dentro di più grande, un mondo da scoprire. Quei fatidici “17 anni, da quanto tempo? …”.

Rieccoci con l’intreccio magico tra il mondo umano e reale e un mondo in cui non si riesce quasi a credere ma che invece passa attraverso la vita e i giorni degli altri. I vampiri, che solo nominarli sa di assurdo, diventeranno veri, tangibili, tanto da farci desiderare di essere lì anche noi, di poterci immergere in una storia così. Tanto da farci desiderare di assopirci anche noi sapendo che una persona speciale sarà lì per noi, scivolerà insonne nelle notti, ai piedi del nostro letto. solo per restare ad ascoltare il respiro del suo amore, resistendo all’istinto, all’odore del sangue, per sentire il suo nome nascere dal sogno.

Edythe, come Edward, eppure diversa. Vampiri lacerati dal sentimento d’amore che li tiene sospesi a misurare gli istinti, a dominare la “fame” e a trasformarla in attesa. A difendere la fragilità umana dell’amore che vorrebbero, a correre sfrecciando tra gli alberi tenendo l’amore aggrappato alle spalle tremante di terrore umano, capendo che i tanti limiti terreni dell’amore sono limiti semplici di semplici umani, e sono limiti che si vorrebbero valicare. Innaturale connubio, inarrestabile forza del destino che impone al cuore di fermarsi un attimo prima di fare del male a quel cuore pulsante. Sentire il cuore tornare a battere anche se fermo e congelato dai secoli, nel tempo immobile di un tempo non umano.

Il capogiro del sapore di un primo amore che non vuoi tacere, che vuoi poterti permettere, lo ritroviamo adesso come allora. Diversi e uguali, ritroverete la stessa emozione che già conoscete, così come la poesia:

Per quasi novant’anni ho vissuto in compagnia di quelli della mia specie, e della tua… Sempre convinta di bastare a me stessa, senza sapere che stavo cercando un compagno e senza trovarlo mai, perché tu non eri ancora nato.

Così forti, così fragili questi esseri potenti deboli come uomini. Nelle nostre mani umane metteranno le loro vite immortali e desidereremo essere come loro. Perché la bellezza che la Meyer ci regala sta proprio nel desiderio indomabile di voler vivere un amore che, al di là della fantasia, ha la forza dell’amore vero, di quel primo amore che, senza contare il tempo, ti regala l’illusione di poter essere per sempre.

In occasione dell’anniversario di Twilight, queste storie le trovate in un unico volume double-face nella collana Lainya di Fazi editore, Twilight + Life And Death.

Stefania Castella

Mi chiamo Stefania e sono nata a Napoli da padre con occhi trasparenti e madre con lunghissimi capelli biondi e gonnellone hippy. Non so perché ve lo dico, solo perché tutti scriviamo dove nasciamo e nessuno da chi. Sono grafica pubblicitaria e soprattutto mamma a tempo pieno e indeterminato. Scrivo da quando ho imparato, leggo da sempre e ascolto da molto di più. Mi piace leggere e raccontare storie, dare voce. Scrivere è la mia esigenza, la mia necessità. Mi piace raccontare ciò che ho letto cercando di trasmettere l'emozione che ho provato, lasciandovi entrare nel viaggio che ogni scrittore regala. Se questo si chiama recensire, allora recensisco. Cosa fa su MeLoLeggo? Quello che amo fare: immergermi in una storia di carta, con rispetto e onestà, affiancandomi con voi alle pagine e percorrendo lo stesso bellissimo sogno. Ogni scrittore partorisce le sue creature con amore e fatica, quello che possiamo fare è raccogliere la sua storia. Se una storia non piace non si può stroncarla, solo evitare di raccoglierla, no?

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