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Three Early Stories, ovvero I giovani di J.D. Salinger

I giovani
I giovani

Lo scorso anno è uscito un piccolo volume per il Saggiatore (collana le Silerchie) contenente tre racconti scritti e pubblicati da Salinger tra il 1940 e il 1944, ben prima che lo scrittore diventasse noto in tutto il mondo per il suo Holden Caulfield.

Dopo aver saputo dell’esistenza di ben 21 storie scritte da Salinger prima del 1951, ovvero nel periodo antecedente alla pubblicazione de Il giovane Holden, gli editori Tom Graves e Darrin Devault avevano infatti iniziato a cercarne i diritti, riuscendo infine ad aggiudicarsi quelli per i racconti che compongono questo volume, da loro pubblicato in lingua inglese l’anno scorso col titolo Three Early Stories. Per la versione italiana, curata nella traduzione da Delfina Vezzoli, si è optato per lo stesso titolo della prima storia che apre il volume: I giovani.

Tre storie brevi, raccolte in meno di 50 pagine, che nella loro natura acerba lasciano già intravedere i toni e i temi che vennero ripresi da Salinger in tutta la sua produzione letteraria: l’incomunicabilità dei personaggi, i rapporti parentali, la critica alla società medio-alto borghese.

Piccolo gioiellino a chiudere il volume è la postfazione curata da Giorgio Vasta, così documentata, lucida e ben scritta da meritare un elogio a sé.

Ne volete un assaggio? Ecco gli incipit dei tre racconti.

Da I giovani: “Verso le undici, Lucille Henderson, appurando che la sua festa stava veleggiando all’altezza giusta, e graziata da un sorriso di Jack Delroy, si costrinse a guardare in direzione di Edna Phillips, che dalle otto era seduta sulla grossa poltrona rossa a fumare una sigaretta dopo l’altra e a gorgheggiare saluti, con uno sguardo radioso che i ragazzi non si degnavano di cogliere”.

Da Va’ da Eddie: “La stanza di Helen veniva sempre riordinata mentre lei faceva il bagno, così, quando usciva dalla vasca, il suo tavolino da toeletta era sgombro dei vasetti di creme e dei fazzolettini di carta sporchi della sera prima, e nel suo specchio c’erano fugaci visioni di copriletti ben tesi e cuscini sprimacciati sulle poltrone”.

Da Una volta alla settimana: “Aveva una sigaretta in bocca mentre faceva i bagagli, e il viso strizzato per evitare il fumo negli occhi; così non c’era modo di capire se era annoiato o apprensivo, irritato o rassegnato”.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

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