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E se Old Man’s War diventasse una serie tv?

Dalla copertina originale di Old Man's War
Dalla copertina originale di Old Man’s War

Old Man’s War, il romanzo di fantascienza di John Scalzi uscito in Italia per Gargoyle edizioni col titolo Morire per vivere, potrebbe diventare una serie tv, insieme agli altri quattro romanzi che con esso compongono una pentalogia: Le Brigate Fantasma (Gargoyle edizioni), The Last Colony (2007), Zoe’s Tale (2008) e The Human Division (pubblicato da gennaio ad aprile 2013 e raccolto in un unico volume a maggio 2013).

I diritti erano già stati acquistati dalla Paramount nel 2011, ma poi non se ne era saputo più nulla. Sembra tuttavia che i fan in attesa non dovranno più aspettare molto perché è intervenuta la Syfy che, in collaborazione con Wolfgang Petersen (candidato già a due premi Oscar), Scott Stuber, Jake Thornton e Ben Lustig, sta lavorando all’adattamento dei romanzi in serie tv. Il titolo della serie in inglese prenderà spunto dal secondo volume, Ghost Brigades. Ciononostante, gli elementi e i fatti narrati nel primo volume non verranno eliminati; come afferma lo stesso Scalzi: “La serie si baserà su elementi di tutti i libri”.

La storia si concentrerà su John Perry, anziano 75enne che si arruola nelle Forze di Difesa Coloniale per combattere nella guerra secolare per l’espansione dell’uomo nel cosmo. Grazie alla tecnologia, è possibile trapiantare la propria coscienza e la memoria delle proprie esperienze in corpi più giovani, capaci di sopportare i più duri rigori della guerra nello spazio. Tuttavia, subito dopo il suo arrivo, John si ritrova coinvolto con una donna misteriosa e inveschiato in una cospirazione che coinvolge una forza di combattimento d’élite nota come le Brigate Fanstasma (The Ghost Brigates).

Luca Durante

Luca Durante è giornalista ed esperto di marketing online. Pacato e riflessivo, perde la sua compostezza solo ai concerti dei Bauhaus e a contatto con l'acqua fredda (un po' come i Gremlins dopo la mezzanotte). I primi romanzi che ha letto sono stati quelli di Fante e Bukowski, di cui attende ancora (invano) nuovi lavori, e nutre un amore cieco e smisurato (e parimenti invano) per la Santacroce. Come pianista (e che pianista!) si sente artista nell'anima. Cosa fa su MeLoLeggo? Legge, recensisce, critica ma, soprattutto, diffonde: sa come focalizzare l'attenzione con le sue semisegrete tecniche di marketing, conosce Facebook meglio di Zuckenberg e GooglePlus meglio di Google.

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