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Affari di famiglia, di Francesco Muzzopappa

Oggi vi parliamo di Affari di famiglia (Fazi Editore), romanzo umoristico nato dalla penna di Francesco Muzzopappa, con cui già avevamo avuto modo di scambiare due chiacchiere in questa intervista.

Affari di famiglia
Affari di famiglia

La vita di certi aristocratici è più difficile di quanto si possa immaginare: occorre mantenere alto il buon nome della famiglia, curare il proprio patrimonio, evitare scandali, partecipare a noiosi ricevimenti fingendo di divertirsi. Per quasi tutta la vita, la contessa Dal Pozzo Della Cisterna è riuscita a cavarsela egregiamente affrontando le sfide più difficili. Quando però il destino la mette alla prova facendole nascere un erede tanto bello quanto stupido, le cose iniziano a farsi complicate.

Sin da piccolo, infatti, Emanuele non ha mai mostrato alcun tipo di attitudine: a scuola faticava a prendere 6, in palestra non riusciva a stare aggrappato a una pertica per più di dieci secondi e al pianoforte non era in grado di distinguere una minima da una semicroma. Pensando fosse più adatto a uno strumento discreto gli comprai un violino. Quando decise di smettere, gli scoiattoli tornarono finalmente a popolare il giardino della villa.

(Contessa Dal Pozzo della Cisterna)

Il conte Emmanuele, infatti, seppur privo di qualsiasi capacità o dote intellettiva, ha una straordinaria capacità di stringere relazioni amorose con le peggiori arrampicatrici sociali. Bastano un paio di occhiate languide e un corpo prosperoso e l’erede di una delle più antiche e ricche famiglie di Italia è subito pronto a versare cifre da capogiro per regali immensamente costosi e, come se non bastasse, non è assolutamente intenzionato a trovare lavoro. Una simile condotta mette a dura prova  le casse della famiglia Dal Pozzo Della Cisterna che, dopo secoli di oculata gestione del patrimonio e grande senso del risparmio, finisce in breve tempo in bancarotta suscitando, ogni giorno che passa, le ire della vecchia contessa.

Il colpo di grazia avviene in una tragica mattina, quando la nobile signora si sveglia e scopre che il figlio ha regalato l’ultimo gioiello di famiglia, un preziosissimo diamante di altissimo valore, alla sua nuova fidanzata. Convocata d’urgenza in banca, la contessa rimane vittima di una rapina da parte di un bizzarro e impacciato ladro gentiluomo che, per evitare la galera, prende in ostaggio la prende anche in ostaggio. Benché il rapitore sia seriamente intenzionato a lasciarla illesa e a non chiedere alcun tipo di riscatto, la donna insiste per essere trattenuta in prigionia, in modo da poter costringere il figlio a recuperare il gioiello incautamente ceduto e dando così il via a una serie di situazioni incredibilmente esilaranti.

Se mi venisse chiesto di dare un giudizio unico su questo libro utilizzando una sola parola per descrivere trama, narrazione, personaggi e stile non avrei alcun dubbio su quale usare: splendido. Raramente ho letto qualcosa di tanto avvincente, ben scritto e allo stesso tempo divertente. Le rare volte che mi è accaduto ho dovuto constatare, con grande rammarico, che non si trattava mai del lavoro di un autore italiano. Considerata per troppo, davvero troppo tempo un genere di nicchia guardato con sospetto se non con sufficienza, la letteratura umoristica è stata a lungo osteggiata dai lettori italiani a favore di genere più impegnati e, sotto certi aspetti, più facili da scrivere.

Francesco Muzzopappa ha splendidamente raccolto questa sfida del mercato editoriale e, a mio giudizio, non solo si è battuto bene ma ha anche creato qualcosa di davvero sorprendente. Questa sua opera è un vero balsamo per l’anima; arguto e brillante, saprà farvi ridere a crepapelle sin dalle prime pagine. Utilizzando uno stile incalzante e gradevole, Muzzopappa crea un quadro dissacrante e impietoso di quella che potrebbe benissimo essere la società di oggi, senza porla però sotto la lente della polemica ma invitando invece i lettori a ridere delle proprie debolezze.

Se siete alla ricerca di un libro valido, di qualcosa di diverso, adatto a tutti i giorni e a tutti gli stati d’animo, Affari di famiglia fa per voi. Non perdetevelo assolutamente e continuate a seguire questo autore che, a mio giudizio, ha ancora moltissimo da raccontare.

Gabriele Scandolaro

Gabriele Scandolaro è dottore in Lettere Moderne ed educatore ed è un lettore proprio come voi. La sua passione è iniziata in tenera età grazie ad una nonna molto speciale che passava i pomeriggi raccontandogli favole e leggendogli libri. Ma non ne aveva mai abbastanza. Ha iniziato a leggere per conto suo e da allora non ha più smesso. Legge qualsiasi cosa: fantasy, gialli, saggi, romanzi rosa, horror, testi scolastici, fiabe, manuali. La sua passione lo ha portato a laurearsi in Lettere Moderne perché unica scelta possibile per un lettore così avido come si descrive. Quando non legge suona il violino. Non riesce a immaginare una vita senza libri e senza musica. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce i nuovi autori e si dedica a raccontarli attraverso le interviste.

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